Scrittori non romani Il sarcastico Luciano, fa rare allusioni a Gesù, contenute nel
"Peregrino" scritto nell'anno 170 d.C., nel quale dice che il primo
legislatore dei cristiani, sofista e mago, fu crocifisso in Palestina.
Mara figlio di Serapione, in una lettera scritta in siriaco e
inviata a suo figlio Serapione nomina Gesù, insieme con Socrate
e Pitagora. Egli parla di Gesù con molto rispetto e scrive di lui:
un sapiente re dei giudei messo a morte dalla propria nazione, la
quale perciò è stata punita da Dio con la distruzione della capitale
e con l’esilio. La lettera è stata scritta nel secondo secolo d.C.
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