Ricchezza e sequela Il testo di Matteo (19, 16-30) è articolato in tre parti: nella
prima abbiamo l'episodio del giovane ricco, nella seconda un
ammonimento di Gesù ai discepoli sulla ricchezza, nella terza
una promessa. Il giovane chiede che cosa deve fare per possedere
la vita eterna, e Gesù risponde citando i comandamenti. Alla do-
manda: Che cosa mi manca ancora? Gesù risponde introducendo
l'argomento della perfezione che include due condizioni: dare ai
poveri tutto e seguire Gesù. Egli non parla di una perfezione ri-
servata ad alcuni e attuata nella povertà totale. L'essere perfetto
consiste nell’attuare il comandamento dell’amore in modo
illimitato e incondizionato, come lo esercita Dio stesso, e come lo
ha rivelato Gesù. Perciò quando Gesù chiede al giovane ricco di
dare tutto ai poveri e di seguirlo, presenta la condizione in cui è
possibile comprendere e adempiere il comandamento.
Gesù ammonisce: è difficile per un uomo attaccato alle sue
ricchezze entrare nella vita eterna, anzi è impossibile. Ai discepoli
stupiti, egli aggiunge: A Dio, tuttavia, niente è impossibile.
Alla domanda dell’apostolo Pietro, Gesù risponde che ai di-
scepoli che hanno lasciato tutto per seguirlo sarà dato il centuplo
di tutto nella vita presente e la vita eterna futura.
Gesù dice che perché la potenza di Dio si attui è necessaria la fede.
La domanda del discepolo: "se lascio tutto che cosa avrò" è
dettata dalla paura la quale fa vedere la sequela come un prezzo
troppo alto da pagare. La risposta di Cristo è inaspettata e come
sempre profonda. Non è una risposta ingenua, detta in un
momento di ottimismo. Infatti, Gesù precisa subito: insieme a
persecuzioni. Tuttavia la sequela non è povertà ma ricchezza,
non è perdita ma guadagno. Il distacco di cui parla Gesù è un di-
stacco dalla vita precedente, dal possesso, dal modo stesso di
concepire Dio, ma non è rinuncia alla fraternità, alla comunità.
Anzi è proprio nella comunità cristiana che si ottiene il centuplo
come premio nella vita presente, in essa troviamo i fratelli e le
sorelle che formano la nuova famiglia di Gesù.
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