Primo annuncio della passione
Nel Vangelo di Marco leggiamo: "E cominciò a insegnar loro
che il Figlio dell'uomo doveva molto soffrire, ed essere riprovato
dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, poi venire
ucciso e, dopo tre giorni, risuscitare. Gesù faceva questo discorso
apertamente. Allora Pietro lo prese in disparte e si mise a rim-
proverarlo. Ma egli voltatosi e guardando i discepoli, rimproverò
Pietro e gli disse: Lungi da me Satana! Perché tu non pensi
secondo Dio, ma secondo gli uomini" (8,31-33).
Il gruppo dei discepoli è chiamato a seguire il Maestro sul
cammino della croce. Inizia così il regno di Dio che Gesù è
venuto a inaugurare sulla terra; non si tratta più di comprendere
il regno, ma di entrare in esso.
Sono tre le predizioni della passione: tre è un numero simbolico,
vuole indicare che si tratta di un insegnamento molto importante.
Gli annunci si ripetono a intervalli regolari e sono sempre seguiti
da un colloquio con i discepoli: si tratta non solo della rivelazione
del segreto di Gesù, ma anche del segreto del discepolo, che deve
accettare la via della croce, le esigenze della croce, l'esperienza
della croce. Da questo momento in poi Gesù instaura un nuovo
rapporto con i discepoli: non parla più in parabole, ma dice aper-
tamente cosa lo aspetti. La sua strada è segnata dalle parole del
profeta Isaia sul servo sofferente (Isaia 53). Comincia la rivelazione
di Gesù come Figlio dell'uomo sofferente. Ma si fa più forte la
reazione dei discepoli, sono pronti a seguirlo come Messia, non
però sulla via della croce. Pietro impersona lo scandalo del
discepolo, Gesù smaschera in lui il tentatore e ribadisce le
condizioni della sequela non solo per i discepoli, ma anche per gli
altri. Per quanti accettano la croce, il regno di Dio è vicino. Nel
mondo dominato dall’odio e dalla violenza, il piano di Dio si
realizza attraverso la vita data come dono.
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