Primi discepoli di Gesù
Giovanni Battista adempie la sua missione indicando a
distanza Gesù che passa, come l'agnello di Dio. Permette così a
due suoi discepoli di staccarsi da lui e di mettersi al seguito di
Gesù. Ed ecco l'incontro dei due con Gesù in un dialogo scarno e
incisivo. Essi cercano la comunione di vita con un maestro di sa-
pienza. Gesù interviene per primo, orienta e rende coscienti i
due dell'importanza e novità della loro esperienza con Gesù-
Figlio e quindi col Padre. Il fatto che venga detta l'ora dell’incontro:
le quattro pomeridiane, sottolinea la portata dell’evento.
La sequela di Gesù si propaga.
Andrea, uno dei due discepoli di Giovanni sopra ricordati, è
fratello di Simon Pietro. Andrea va a cercare Simone e lo conduce
a Gesù, il Messia, il quale gli dà un soprannome, Cefa Roccia, in-
dicandogli un ruolo di stabilità per tutta la sua nuova comunità.
La cerchia dei discepoli di Gesù si allarga ancora. Gesù va in
Galilea, fa suo discepolo Filippo di Betsaida, villaggio sulla
sponda nord del lago di Galilea, patria anche dei due fratelli
appena incontrati. Filippo, trovando Natanaele di Cana di Galilea,
gli trasmette l'esperienza: abbiamo incontrato il Messia atteso
dalle Scritture, Gesù di Nazaret, figlio di Giuseppe. Natanaele
obietta che il Messia deve venire da Betlemme di Giudea, dalla
stirpe davidica. Filippo lo invita a incontrarsi con Gesù. Egli lo
interpella riconoscendo la sua sincerità e schiettezza. Gesù come
Messia conosce i segreti delle persone che avvicina, anche nei
momenti più intimi. Natanaele prorompe allora in una dichiara-
zione di fede nella messianità di Gesù.
La pericope si chiude con una promessa a Natanaele estesa a
tutti i discepoli. Si tratta di una esperienza viva della piena co-
munione tra Gesù e gli uomini, secondo le immagini del sogno
di Giacobbe, ora applicate al Figlio dell'uomo. Il cielo aperto e il
via vai degli angeli indicano la rivelazione dell’alleanza salvifica
tra Dio e l'umanità, grazie al Figlio incarnato.
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