L'indemoniato di Gerasa Nel Vangelo di Luca leggiamo: "Approdarono nella regione
dei geraseni, che sta di fronte alla Galilea. Era appena disceso a
terra, quando gli venne incontro un uomo della città posseduto
dai demoni. Da molto tempo non portava vestiti, né abitava in
casa, ma nei sepolcri. Alla vista di Gesù gli si gettò ai piedi urlando
e disse a gran voce: Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio Altissimo?
Ti prego, non tormentarmi. Gesù infatti stava ordinando allo
spirito immondo di uscire da quell'uomo. Molte volte infatti si era
impossessato di lui: allora lo legavano con catene e lo custodivano
in ceppi, ma egli spezzava i legami e veniva spinto dal demonio in
luoghi deserti. Gesù gli domandò: Qual è il tuo nome? Rispose:
Legione, perché molti demoni erano entrati in lui. E lo supplicavano
che non ordinasse loro di andarsene nell'abisso.
Vi era là un numeroso branco di porci che pascolavano sul
monte. Lo pregarono che concedesse loro di entrare nei porci, ed
egli lo permise. I demoni uscirono dall'uomo ed entrarono nei
porci e quel branco corse a gettarsi a precipizio dalla rupe nel
lago e annegò.
Quando videro ciò che era accaduto, i mandriani fuggirono e
portarono la notizia nella città e nei villaggi. La gente uscì per
vedere l'accaduto, arrivando da Gesù e trovarono l'uomo dal quale
erano usciti i demoni vestito e sano di mente, che sedeva ai piedi di
Gesù, e furono presi da spavento. Quelli che erano stati spettatori,
riferirono come l'indemoniato era stato guarito. Allora tutta la po-
polazione del territorio dei geraseni gli chiese che si allontanasse
da loro, perché avevano molta paura. Gesù salito su una barca,
tornò indietro. L'uomo dal quale erano usciti i demoni, gli chiese di
restare con lui, ma egli lo congedò dicendo: Torna a casa tua e
racconta quello che Dio ti ha fatto. L'uomo se ne andò, proclamando
per tutta la città quello che Gesù gli aveva fatto" (8,26-39).
L'episodio, come il racconto della tempesta sedata, vuole
mettere in evidenza la potenza di Gesù. Egli riduce all'impotenza
una schiera numerosa di demoni con la sua sola presenza.
Vi è un uomo che vive in una terribile condizione, resa
ancora più grave dalla solitudine, senza alcun conforto e aiuto
che potessero alleviarne il peso quotidiano. Ogni giorno era
sempre lo stesso pieno di dolore senza alcuna prospettiva di
uscire da quella prigione tetra e nera, che lo legava nel corpo e
nello spirito, più delle catene e dei ceppi, e ciò durava da molto
tempo, senza alcuna speranza di tornare nella sua casa con i suoi
familiari. Quell'uomo posseduto da satana e dagli spiriti immondi,
che urlando continuava a vagabondare senza una meta, non era
sconosciuto a Gesù, il quale andò in quella terra per liberarlo e
restituirlo alla sua dignità di uomo. Questo miracolo manifesta
ancora una volta Gesù salvatore, liberatore dell'uomo. Tuttavia
satana non entra nella parte più intima dell'uomo, nel suo io
profondo, nel santuario accessibile solo a Dio. L'indemoniato ri-
conosce la messianità di Gesù, gli si prostra dinanzi e lo chiama
Figlio dell’Altissimo. Satana sa chi è Gesù, lo riconosce superiore
a sé e lo prega di non cacciarlo nell’abisso, prima del tempo, im-
pedendogli di aggirarsi nel mondo, fino al giudizio finale di Dio.
Allora la parola "legione" suscitava paura in Palestina e
fuori. Quei soldati armati, fusi formavano un congegno guerresco
travolgente. Al tempo di Gesù la legione romana variava dai
5000 ai 6000 uomini. Qui il termine indica una moltitudine
compatta e serve a spiegare l'invasione del numeroso branco di
porci precipitato nel lago. La presenza di un branco di porci con-
ferma che si era fuori del territorio giudaico, perché nella vera
Palestina, per le prescrizioni della Legge, non si allevavano
quegli animali impuri, i quali qui appaiono come asilo ricercato
dagli spiriti impuri, costretti ad uscire dall'uomo.
Ciò induce a dire che l'uomo non può stare neutrale, terra di
nessuno: o obbedisce a Dio e allora non solo conserva la sua
natura perfetta e viene anche divinizzato, o obbedisce a satana e
allora non solo decade dall’ordine soprannaturale, ma viene de-
gradata la sua stessa natura,· diventa un essere imbestialito, al
livello dell’animale aborrito dagli ebrei quale era il maiale. Si
assiste ad una trasformazione in senso prima negativo operata
da satana, e poi in senso positivo, compiuta da Gesù: il malato
viene guarito e diventa annunciatore del regno di Dio.
|