Il rinnegamento di Pietro
Poco prima di questi fatti, ci furono altri avvenimenti di cui
furono attori non i nemici di Gesù, ma gli amici.
Abbiamo già visto che gli apostoli nel Getsemani hanno ab-
bandonato il loro Maestro dandosi alla fuga. Non si allontanarono
molto dal luogo dell’arresto, e così quando furono sicuri di .non
fare la fine del Maestro, alcuni tornarono a Gerusalemme. Davanti
a tutti, e lontano dalle guardie, andava Pietro con un altro
discepolo (Giovanni 18,15); egli scorse che tutti erano entrati nella
casa del sommo sacerdote. Allora, avendo vicino a sé l'altro
discepolo si avviò verso la porta di quella casa. Quell’altro
discepolo era noto ai familiari del sommo sacerdote, e perciò non
trovò difficoltà ad entrare nella casa; Pietro invece, essendo sco-
nosciuto, rimase al di fuori. L'altro discepolo quando si accorse di
non essere più seguito da Pietro, parlò con la portinaia e ottenne
che anche Pietro entrasse. L'altro discepolo, di cui parla solo il IV
Vangelo, era Giovanni, il quale non nomina mai se stesso.
Quando Pietro fu introdotto, la portinaia osservò attentamente
quello strano visitatore con una curiosità abituale in una donna e
in una portinaia, tanto più naturale in quella notte. Colpita forse
dal comportamento impacciato di lui, la portinaia gli disse:
"Forse tu pure sei dei discepoli di quest'uomo? (Giovanni 18,17).
Pietro rispose: Non sono! Dopo questa dichiarazione, s'inoltrò
nel vestibolo e raggiunse il cortile o atrio, ove trovò un gruppo di
guardie raccolte attorno al fuoco; a Gerusalemme, ai primi di
aprile non è raro avere nottate fredde, tenuto conto anche dell’al-
tezza della città, che è di 740 metri sul livello del mare.
Pietro si avvicinò al fuoco unendosi agli altri seduti là attorno.
La portinaia aveva seguito Pietro fin presso il fuoco, e là ripeté
ad alta voce davanti al crocchio il suo sospetto. Allora la domanda
fu ripetuta da altri, con la vivacità di chi trova un caso interessante.
Pietro dapprima finse di non udire e poi respinse in modo
energico il sospetto, affermando di non conoscere Gesù.
Pietro si allontanò dal gruppo per ritornare verso la porta e
in quel momento un gallo cantò (Marco 14, 68).
La portinaia tornata al suo posto di servizio, continuò a dire
il suo dubbio alla gente che passava. Pietro girò un po' tra l'atrio
e l'uscio, ma messo poi alle strette "di nuovo negò con giuramento:
Non conosco quell'uomo!" (Matteo 26, 72).
Pietro cercava di vedere o udire qualche cosa di ciò che stava
accadendo a Gesù. Un gruppetto di gente si avvicina a Pietro e
gli dice: "In verità anche tu sei di quei tali; sei infatti galileo,
giacché la tua parlata ti rende manifesto!" (Matteo 26, 73; Marco
14,70). Appena fatta questa contestazione, uno dei presenti, che
aveva scrutato il volto di Pietro, gli gridò: "Non ti ho forse io
visto nel giardino insieme con quel tale?" (Giovanni 18, 26). Chi
parlava con tanta sicurezza era parente di colui al quale Pietro
qualche ora prima nel Getsemani aveva tagliato un orecchio. Da-
vanti a prove così schiaccianti Pietro si vide perduto e cominciò a
giurare e imprecare per convincere quegli accusatori di non
avere mai conosciuto Gesù il Nazareno. Mentre parlava il gallo
cantò per la seconda volta (Marco 14,72). In quello stesso momento
Gesù, legato e circondato dalle guardie, attraversò l'atrio dove
era acceso il fuoco. Poco tempo prima era terminata la seduta
notturna del Sinedrio, e di là Gesù era condotto nel sotterraneo
di detenzione in attesa della seduta del mattino.
Il canto del gallo questa volta colpì Pietro e guardò più in là
e vide Gesù che passava. Gesù guardò verso Pietro. Il discepolo
si ricordò di quello che il Maestro gli aveva predetto poche ore
prima. Pietro lasciò quella casa e uscito fuori pianse amaramente.
Pietro ricordava che il Maestro gli aveva predetto che lo
avrebbe rinnegato, ma anche che aveva pregato per lui, perché la
sua fede non venisse meno e da ciò trasse la persuasione del per-
dono. La storia di Pietro è la storia della Chiesa, fatta anche di
tradimenti e conversioni.
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