Il problema del matrimonio Nel Vangelo di Marco leggiamo: "Partito di là, si recò nel ter-
ritorio della Giudea e oltre il Giordano. La folla accorse di nuovo
a lui e di nuovo egli l'ammaestrava, come era solito fare.
E avvicinatisi dei farisei, per metterlo alla prova, gli doman-
darono: È lecito ad un marito ripudiare la propria moglie? Ma
egli rispose loro: Che cosa vi ha ordinato Mosè? Dissero: Mosè
ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di rimandarla. Gesù
disse loro: Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi
questa norma. Ma all’inizio della creazione Dio li creò maschio e
femmina, per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e i
due saranno una carne sola. L'uomo dunque non separi ciò che
Dio ha congiunto.
Rientrati a casa i discepoli lo interrogarono di nuovo su questo
argomento. Ed egli disse: Chi ripudia la propria moglie e ne sposa
un’altra, commette adulterio contro di lei; se la donna ripudia il
marito e ne sposa un altro, commette adulterio" (10, 1-12).
Al tempo di Gesù il divorzio era ammesso sulla base di un
testo dell’Antico Testamento (Deuteronomio 24, 1-4): il marito può
ripudiare la moglie se ha commesso qualche azione immorale.
Le due scuole rabbiniche erano divise sulla questione: quella di
Shammai era più rigorosa, quella di Hillel, più permissiva. Gesù
sta dalla parte del disegno originario di Dio.
L'evangelista Marco aggiunge che il divorzio è escluso non
solo per l'uomo, ma anche per la donna.
Le due scuole dibattevano il problema del divorzio e alcuni
pensarono di provocare Gesù. Ma egli come sempre mostra di
non dipendere né dalle scuole rabbiniche, né da qualche altra
autorità e tradizione. Gesù porta la questione alla sorgente. E qui
troviamo un insegnamento, una lezione di metodo. Non basta
appellarsi alle tradizioni, bisogna valutarle in base a quella in-
tenzione iniziale che le ha generate e che esse in quel tempo
hanno cercato di esprimere, spesso sotto la pressione della
debolezza degli uomini, della loro poca fede e dei loro peccati.
Il principio va applicato anche alla Sacra Scrittura: tutto è
parola di Dio, ma c'è una diversità fra i vari testi che la
compongono. Gesù non mette sullo stesso piano il libro della
Genesi e quello del Deuteronomio: il primo rivela l'intenzione
originaria di Dio, il secondo è dovuto alla durezza di cuore degli
ebrei. Le Scritture devono essere scrutate.
Gesù vuole ristabilire l'ordine originario di Dio e presentare
ai discepoli la via della giustizia superiore anche nell’ambito ma-
trimoniale. Nella indissolubilità non c'è una situazione di op-
pressione, ma si esprime la verità di Dio e dell'uomo, soprattutto
quella alleanza di Dio con il suo popolo, una fedeltà definitiva,
senza pentimenti e compromessi.
Nella alleanza con la sua donna l'uomo deve entrare portando
tutto se stesso. Nella alleanza fra l'uomo e la donna si attua il regno
e si contesta il mondo vecchio e il suo amore competitivo e pieno di
cautele, per dare spazio all’amore nuovo incondizionato, eterno.
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