Il centurione di Cafarnao
Luca e Matteo mettono dopo il discorso della montagna, l'episodio
del centurione di Cafarnao. Poco dopo il discorso, Gesù rientrò a Ca-
farnao, dove era di guarnigione un centurione. Era pagano ma ben
disposto verso gli ebrei, tanto che aveva costruito a sue spese la
sinagoga di Cafarnao; la sua bontà è confermata dal fatto che aveva
un servo al quale era molto affezionato. Questo servo si era ammalato
ed era in pericolo di morte. Il centurione conosceva di fama Gesù,
ma non osava parlargli perché era pagano, perciò si rivolse ad alcuni
giudei del paese perché parlassero a Gesù del malato. I giudei racco-
mandarono vivamente a Gesù il desiderio del centurione, che aveva
beneficato i giudei di Cafarnao. Gesù si avviò verso la casa del
centurione e incontrò una nuova ambasceria che a nome del centurione
gli disse che non si disturbasse di andare nella casa del centurione
perché non ne era degno e sarebbe bastata una sola parola di Gesù
per la guarigione del servo. Gesù si meravigliò di tanta fede e disse
che neppure in Israele trovò una fede così grande. E gli inviati
quando tornarono a casa, trovarono il servo guarito.
Il centurione è una figura particolare che incontriamo più
volte nel Nuovo Testamento: Cornelio (Atti 10, 11), il centurione
romano sotto la croce di Gesù (Matteo 27,54), qui il centurione di
Cafarnao. In tutte le situazioni si manifesta l'universalità dell'azione
di Gesù che guarisce e salva anche i pagani.
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