Gesù di Nazaret rivelato ai piccoli 

- I greci vogliono essere presentati a Gesù -


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I greci vogliono essere presentati a Gesù 

Fra i pellegrini andati a Gerusalemme per la Pasqua vi erano 
molti non giudei benevoli verso il giudaismo. I giudei della dia- 
spora, cioè quelli che per vari motivi avevano lasciato la loro 
terra e avevano fatto dei seguaci tra i pagani, che erano divisi in 
due categorie: quella inferiore dei devoti o timorati di Dio, i 
quali erano obbligati all’osservanza del sabato, a certe preghiere 
ed elemosine, pure rimanendo fuori del popolo d'Israele, e quella 
superiore dei proseliti che avevano ricevuto la circoncisione ed 
erano uniti agli israeliti. 


Quando il corteo entrò nell’atrio esterno del tempio, alcuni 
di questi devoti, di stirpe greca si avvicinarono a Filippo, che era 
di Betsaida di Galilea, e gli chiesero: Signore, vogliamo vedere 
Gesù. Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo an- 
darono a dirlo a Gesù. Gesù rispose: È giunta l'ora che sia 
glorificato il Figlio dell'uomo. In verità vi dico: se il chicco di 
grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore 
produce molto frutto" (Giovanni 12, 21-24). 


L'evangelista Giovanni, anche in questo caso, non si limita a 
narrare episodi particolari, ma da essi trae lo spunto per mettere 
in rilievo verità fondamentali e perenni. Gesù parla della sua 
missione e questa è confermata da una testimonianza divina. 
Giovanni nella ricerca di Gesù fatta da questi greci vede l'inizio 
della ricerca che farà di lui tutta l'umanità. Torna l'idea della glo- 
rificazione di Gesù Messia, preceduta dalla prova del dolore su- 
premo. Il regno di Dio si manifesterà pienamente nel mondo 
dopo che il suo fondatore si sarà disfatto come chicco di grano 
nascosto nella terra. 


La sorte di Gesù sarà uguale a quella dei suoi seguaci: "Chi 
ama la sua vita la perde e chi odia la sua vita in questo mondo la 
conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuol servire mi segua, e 
dove sono io, là sarà anche il mio servo. Se uno mi serve, il Padre 
lo amerà. Ora l'anima mia è turbata; e che devo dire? Padre, 
salvami da quest'ora? Ma per questo sono giunto a quest'ora! 
Padre glorifica il tuo nome. Venne allora una voce dal cielo: L'ho 
glorificato e di nuovo lo glorificherò! 


La folla che era presente e aveva udito diceva che era stato 
un tuono. Altri dicevano: Un angelo gli ha parlato. Rispose Gesù: 
Questa voce non è venuta per me, ma per voi. Ora è il giudizio di 
questo mondo, ora il principe di questo mondo sarà gettato 
fuori. lo, quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me. Questo 
diceva per indicare di quale morte doveva morire. Allora la folla 
gli rispose: Noi abbiamo appreso dalla legge che il Cristo rimane 
in eterno; come dunque tu dici che il Figlio dell'uomo deve 
essere elevato? Chi è questo Figlio dell'uomo? Gesù allora disse 
loro: Ancora per poco tempo la luce è con voi. Camminate mentre 
avete la luce, perché non vi sorprendano le tenebre; chi cammina 
nelle tenebre non sa dove va. Mentre avete la luce credete nella 
luce, per diventare figli della luce" (Giovanni 12, 25-36). 
L'invocazione al Padre fu esaudita, come era accaduto nel 
battesimo di Gesù e nella sua trasfigurazione. La folla presente 
percepì il suono, ma non capì le parole; perciò alcuni credettero 
che fosse stato un tuono, chiamato dagli ebrei la voce di Dio. 
(Cfr. II Samuele, 22, 14; Salmo 29, 3, 9), mentre altri supposero che 
un angelo avesse parlato a Gesù. 


Dio stava per compiere il giudizio di condanna sul mondo e 
su satana. Il coronamento di quel giudizio si sarebbe avuto 
quando Gesù fosse stato innalzato da terra, poiché avrebbe 
attirato a sé tutti gli uomini liberandoli dalla schiavitù di satana. 
Quelli che ascoltarono hanno interpretato l'innalzamento di 
Gesù, come una assunzione simile a quella di Henoch. Dalla 
Bibbia risultava che il regno del Messia sarebbe stato eterno. 
Gesù invece diceva, secondo la loro interpretazione, che sarebbe 
stato assunto in cielo. Dunque il suo regno su questa terra non 
sarebbe durato in eterno. Inoltre, quel titolo di figlio dell'uomo 
non era a loro chiaro, perché non conoscevano il libro di Daniele, 
quindi gli chiedevano spiegazioni, ma Gesù terminò il suo 
discorso con una esortazione che si riferiva alla sua vita e alla 
sua luce spirituale vicina al tramonto. 



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