Gesù circonciso e presentato al tempio
"Quando furono passati gli otto giorni prescritti per la circon-
cisione gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo
prima di essere concepito nel grembo della madre. Quando venne
il tempo della loro purificazione secondo la legge di Mosè, portarono
il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore, come è scritto
nella Legge del Signore: Ogni maschio primogenito sarà sacro al
Signore, e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o di giovani
colombi, come prescrive la Legge del Signore" (Luca 2, 21-24).
San Luca con uno stile conciso in un solo versetto, racconta
la circoncisione del bambino, ora figlio di Abramo, sotto la legge
di Mosè.
Il suo nome è Gesù, come aveva suggerito l'angelo. Il bambino
ora è in primo piano.
Il rito della purificazione è prescritto dalla legge: dopo 40 giorni
(80 nel caso di una bambina) di impurità legale, trascorsi in casa,
senza poter salire al tempio, la madre vi si reca per offrire un agnello
in olocausto e un piccione o una tortora in espiazione. Non potendo
pagare un agnello, erano sufficienti due piccioni o due tortore.
Nel testo di Luca, al versetto 22, è scritto: "quando venne il
tempo della loro purificazione", ma il padre non era tenuto ad
alcuna purificazione, quindi si riferisce a Maria e Gesù.
Luca associa alla purificazione della madre il riscatto del
figlio. Quel riscatto sarebbe avvenuto in pienezza il giorno della
sua morte sacrificale, sulla croce.
Il rito della presentazione del primogenito maschio al Signore,
nel tempio di Gerusalemme, è prescritto anche nel libro dell'Esodo,
al capitolo 13.
Gesù bambino viene introdotto alla presenza del Signore.
Dio si incontra non tanto nel tempio di Gerusalemme, ma nel
neonato bambino, Gesù Cristo Signore.
Qualcuno potrebbe obiettare che Gesù e Maria non avevano
alcun bisogno di purificazione essendo Gesù il Figlio di Dio e di
una madre vergine e avendolo lei partorito mantenendo intatta
la sua verginità fisica. Qui si deve ricordare quello che Gesù ha
fatto e detto a Giovanni Battista, quando ha voluto farsi battezzare
da lui: "Occorre compiere ogni giustizia". Gesù pure rimanendo
Dio si è fatto in tutto simile a noi, fuorché nel peccato.
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