Gesù al tempio di Gerusalemme
Luca scrive: "I suoi genitori si recavano tutti gli anni a Geru-
salemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi
salirono di nuovo secondo l'usanza; ma trascorsi i giorni della
festa, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù
rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero.
Credendolo nella carovana, fecero una giornata di viaggio, e poi
si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo
trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. Dopo tre giorni
lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li
ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l'udivano erano pieni
di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo re-
starono stupiti e sua madre gli disse: Figlio, perché ci hai fatto
così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo. Ed egli
rispose: Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi
delle cose del Padre mio? Ma essi non compresero le sue parole.
Partì con loro e tornò a Nazaret e stava loro sottomesso. Sua
madre serbava tutte queste cose nel suo cuore" (2,41-50).
I genitori dì Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme in
occasione della Pasqua, come faceva ogni buon ebreo. Secondo
la legge, Maria, come donna, non era obbligata a fare questo
viaggio e neppure Gesù prima del suo 13° anno. Tuttavia molte
donne accompagnavano i loro mariti, e i padri più osservanti
conducevano i figli anche prima dei 13 anni. Quando si partiva
da luoghi lontani come Nazaret, si formavano carovane di parenti
ed amici, che viaggiavano e pernottavano insieme nelle soste
lungo il cammino. Si giungeva a Gerusalemme qualche giorno
prima del 14 Nisan e si rimaneva fino al 15 o anche per tutta
l'ottava della solennità pasquale. Gesù quell’anno rimase a Ge-
rusalemme. In Oriente, chi fa parte della carovana osserva il
tempo della partenza e dell’arrivo, e per il resto rimane libero.
Lungo il cammino la comitiva si divide in gruppi e solo alla sera
i partecipanti giunti alla sosta di pernottamento si trovano
insieme. Un ragazzo di 12 anni, che i giudei consideravano quasi
emancipato, partecipava a questa elastica disciplina carovaniera.
Così, nella prima giornata di cammino, i genitori credettero che
Gesù fosse unito a qualche altro gruppo della carovana. Quando
giunsero alla prima sosta di pernottamento, videro che Gesù
mancava. Allora ritornarono a Gerusalemme e lo cercarono nei
due giorni seguenti. Trovarono Gesù in un atrio del tempio,
dove i dottori si radunavano per discutere. La partecipazione
alla discussione di quel dodicenne sconosciuto era straordinaria
per la precisione delle domande e l'acutezza delle osservazioni,
così da stupire i sottili giuristi di Gerusalemme. Certamente
Maria e Giuseppe assistettero ad una disputa. Maria manifesta a
Gesù la sua preoccupazione e il suo dolore. Gesù afferma di
avere Dio come Padre, e quindi i suoi rapporti e impegni con lui
superavano quelli della famiglia umana. È la prima manifestazione
della sua coscienza di essere il Figlio di Dio.
L'evangelista Luca aggiunge: e in seguito fu loro sottomesso.
Gesù si comporta come un ragazzo qualunque in una famiglia
che seguiva le abitudini, la tradizione del popolo ebreo, nell’ob-
bedienza alla legge del Signore. Per i suoi parenti e compaesani,
Gesù era il figlio di Giuseppe e di Maria.
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