Dall'ultima festa della Dedicazione
all'ultimo viaggio lungo la Giudea La festa della Dedicazione del tempio cadeva il 25 del mese
Kisleu, a fine dicembre; durava sei giorni e ricordava la riconsa-
crazione del tempio dopo la vittoria di Giuda Maccabeo, nel 164
avanti Cristo, su Antioco IV Epifane che l'aveva sconsacrato con
il culto di Giove.
Gesù passeggiava nel tempio sotto il portico di Salomone. I
capi giudei pongono a Gesù la domanda sulla sua coscienza
messianica, pretendendo una risposta inequivocabile, cercando
un motivo per arrestarlo. La risposta di Gesù è chiara, anche
senza usare la parola Messia. Gesù ha più volte ripetuto di essere
l'inviato del Padre e le sue opere compiute in nome del Padre lo
testimoniano. I capi giudei non credono né alle sue parole, né
alle sue opere e si avvicinano per lapidare Gesù, perché secondo
loro bestemmia, dato che si fa Dio.
Gesù lascia Gerusalemme e il tempio e ritorna al di là del
fiume Giordano. Là egli si fermò e molti andarono da lui, ricono-
scendo che Giovanni era solo il precursore di Gesù. Giovanni
non compì alcun segno, ma tutto quello che egli disse di Gesù
era vero, e molti credettero in Gesù Cristo.
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