Catechesi per la vita |
Giovani, sì! Teste vuote, no!
I mezzi della comunicazione danno spesso notizie di fatti gravi dei quali sono protagonisti giovani e adolescenti: teppisti che allo stadio sfogano i proprio istinti con atti di violenza e di vandalismo; depravati che violentano in gruppo una ragazza e poi vanno a vantarsene al bar, balordi che lanciano sassi dal cavalcavia semplicemente per vincere la noia; delinquenti che vanno a rapinare una persona anziana nella sua casa e la colpiscono alla testa con un sasso per farla stare zitta... Sono vicende che indignano, ma soprattutto che riempiono di tristezza, al pensiero che sono compiute nell'età che, sia pure con tutti i problemi connessi, dovrebbe comunque essere il tempo degli ideali, delle attese e dei progetti, come la primavera della vita, e che invece viene bruciata così, senza ragione, senza rimorsi, con stupidità. A spingere questi ragazzi, precocemente invecchiati nell'animo, a scelte o condizionamenti tanto negativi è abitualmente la mancanza di principi morali, anche perché in molte famiglie - e talora anche nella scuola - sta venendo meno l'impegno educativo dei figli, spesso abbandonati a se stessi o viziati con donativi senza amore. A tali carenze essi trovano spesso un riferimento alternativo nell'aggregazione degli amici, con un proprio codice di comportamento, talora al di là di ogni norma morale. Occorre allora ricostruire nelle giovani generazioni un tessuto di educazione ai valori, alla coscienza, alla responsabilità. La vita è una sfida. Da accettare.
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