Catechesi per la vita

 

 Dopo il peccato la redenzione 

 

Uno a volte si domanda: "Perché tutto ciò che piace - una serata con gli amici, il tempo trascorso con la persona che amo, un pomeriggio di sport o di svago... - passa tanto in fretta, mentre le ore di lavoro, un impegno faticoso, i momenti di paura o l'attesa delle vacanze hanno una durata interminabile?". Le risposte che danno gli psicologi, i sociologi o altri studiosi del comportamento umano non soddisfano del tutto. In effetti la motivazione va ricercata nel profondo del cuore, là dove ci si raccoglie a riflettere alla luce della rivelazione biblica, accolta e trasmessa dalla Chiesa. Francamente è un motivo che non manca di mistero e si riferisce a un fatto, accaduto al principio della storia, conosciuto come "il peccato delle origini", o "il peccato originale". Si trattò di un atto di estrema gravità, della rivolta dell'uomo contro Dio. I nostri progenitori, creature libere e intelligenti cedettero con incredibile incoscienza, alla tentazione del Maligno di sfidare il Creatore. Fu una catastrofe per loro stessi e per tutti noi, loro discendenti. Estromessi dal paradiso terrestre, allontanati dalla presenza divina, Adamo ed Eva, conobbero subito l'esito dell'inganno fatale e del proprio peccato: la morte, il dolore, la fatica. Fortuna che Dio non abbandonò l'uomo al suo destino e gli promise un Salvatore, il suo Figlio Gesù, nato 2000 anni fa. In Cristo risorto l'uomo riscopre la bellezza dell'impegno per costruire un mondo redento e una vita nuova.

 

 

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