Catechesi per la vita |
Amare è rispettare la natura
Il settimo comandamento affronta anche il giusto modo di porsi rispetto all’ambiente. Se i beni della terra sono stati affidati a tutti per essere da tutti amministrati e per l’utilità comune, ciò significa anche responsabilità rispetto alle generazioni future. I "peccati ambientali" sono furto ai danni di coloro che vivranno su questa terra dopo di noi, ma anche ai danni degli attuali abitatori del pianeta. La Bibbia ci insegna il rispetto della creazione. Tutto sulla terra - materia, piante, animali - deve essere considerato come creazione voluta e amata da Dio: "Tu ami tutte le cose esistenti e nulla disprezzi di quanto hai creato... Signore, amante della vita" (Sap. 11,24-26). Gli animali sono creature di Dio e con la loro esistenza lo benedicono e gli rendono gloria. Ma gli animali non sono uomini. Dobbiamo donare loro la nostra benevolenza e possiamo anche amarli. Tuttavia esiste una gerarchia dell’amore. Non è giusto amare di più il proprio cane che i propri figli. Ma non è giusto nemmeno farli soffrire inutilmente. La Bibbia non proibisce agli uomini di nutrirsi degli animali (Gn. 9,3) e di farsi dei vestiti con le loro pelli (Gn. 9,21). I comportamenti crudeli e feroci verso gli animali, le spedizioni avide di profitto e gli esperimenti condotti senza criterio non sono perciò giustificati. Il rispetto dovuto a tutte le creature e la consapevolezza che anche noi siamo creature di Dio, che non siamo i proprietari ma gli amministratori della sua creazione, ci permetteranno di trovare il giusto comportamento.
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