Catechesi per la vita

 

 La vita è bellezza 

 

La storia iniziale del peccato si ripete con l’abominevole delitto dell’aborto: l’uomo e la donna vogliono essere padroni della loro vita e di quella altrui. Si mettono al posto di Dio e poi si accorgono, come i nostri progenitori, di essere nudi. Spogliati d’amore, disumani, costruttori di un mondo pieno di violenza, di egoismo, di solitudine. Mentre i figli accolti con amore riempiono di gioia la vita della coppia e arricchiscono il mondo.

Fin dal grembo materno l’uomo appartiene a Dio che scruta e conosce ogni cosa... egli lo guarda mentre è ancora un piccolo embrione in fase di sviluppo e vede in lui già l’adulto di domani, i cui giorni sono contati e la cui vocazione è già scritta nel libro della vita (cfr. Sal 139,13-16).

Di qui il chiaro no all’aborto, che deve essere accompagnato dallo sforzo di stare a fianco delle madri bisognose, dei genitori angustiati, così da fugare la tentazione dell’aborto. Il feto, fin dal primo istante del suo esistere, è una persona, una nuova creatura che racchiude in sé la dignità di un essere umano, creato ad immagine del suo Creatore. Dio stesso, come fece col primo uomo, crea l’io personale e l’anima, inglobando in essi la sua immagine. La Bibbia più volte ricorda all’uomo come fin dal seno materno, Dio ha posto in lui una individuale vocazione (cfr Ger 1,5, Is 49,1, Gal 1,15).

Ogni mamma che concepisce racchiude in sé questo prodigio (Sai 139,14), ossia un capolavoro della infinita bellezza di Dio. Ella è nelle sue mani strumento di una vita sempre nuova.

 

 

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