La
vita è preziosa
Quale vita difende il quinto
comandamento: non uccidere? Esso pone tutta la vita terrena, quella
corporale come quella dell’anima, sotto la particolare protezione di
Dio. Nessuno e in nessuna circostanza può rivendicare per sé il diritto
di uccidere un essere umano.
La vita è sacra perché è creata e sostenuta nella sua esistenza da Dio,
che è Santo. Una società, in cui viene meno il senso di Dio, perde anche
il rispetto per la vita. La difesa della vita, comincia con il rispetto
dell’anima degli altri. Il rispetto della vita spirituale e corporale
dell’altro cresce nella misura in cui conosciamo nella fede, l’amore
di Dio per l’uomo, quanto siamo preziosi ai suoi occhi.
Il quinto comandamento proibisce assolutamente l’omicidio. Ma come
difendersi in casi estremi? Il Catechismo della Chiesa Cattolica afferma:
"Chi difende la propria vita non si rende colpevole di omicidio anche
se costretto ad infliggere un colpo mortale" (2264). Secondo lo
stesso Catechismo, una simile legittima difesa, quando si tratta di
proteggere la propria famiglia o la comunità civile, può essere non
soltanto un diritto, ma un grave dovere (2265). Il Catechismo della Chiesa
Cattolica non esclude la pena di morte per la difesa del bene comune
(2266), anche se subito dopo aggiunge: "se i mezzi incruenti sono
sufficienti per difendere le vite umane dagli aggressori, l’autorità
dovrà limitarsi a questi mezzi" (2267).
Quanto alla guerra, non può mai esserci una guerra giusta. Esistono
situazioni in cui una difesa armata è moralmente permessa (cfr CCC 2309).
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