L'opera
"Buon Samaritano"
una comunità laicale
per l'assistenza ai malati di Aids e malattie correlate
Se vuoi conoscerla e diventarne socio o membro,
eccoti in breve il nostro programma
1. Perché quest'opera
Fra tutte le nuove povertà del nostro tempo, acuite
dalla società dei consumi e del benessere di facciata, la realtà della
seriopositività sta assumendo contorni sempre più preoccupanti. Pur
lodando ciò che fanno le strutture sociali, ecclesiali, statali e
private, e incoraggiando un servizio di volontariato, tutto ciò e
insufficiente. Urge allora superare la episodicità per giungere a
provocare e suscitare vocazioni per questo servizio specifico, avviando
così un gruppo appositamente costituito, riconosciuto giuridicamente il
1° giugno 1999.
2. A chi si rivolge quest'opera?
A quanti, uomini e donne, celibi e sposati, che, come
credenti, vogliono vivere con e per questi "nuovi poveri", senza
fissa dimora o senza famiglia, nello spirito della parabola del Buon
Samaritano : "và e anche tu fà lo stesso!".
3. Stile di vita
Evangelico : piccole comunità viventi nel mondo con
atteggiamento di servizio silenzioso ai fratelli sieropositivi o malati di
Aids.
Soffio missionario: attenti ai "segni dei tempi", in ascolto dei
problemi dei malati di Aids e delle loro famiglie in difficoltà, per
creare serenità e armonia.
Spirito di sacrificio: sapendo oggi più che mai che lo Spirito invita a
cose difficili, eroiche e vere, - come insegna Paolo VI -, si
sforzano di essere sempre disponibili, adattandosi ad ogni situazione e
imitando Maria nella sollecitudine e nel servizio gioioso alla cugina
Elisabetta e agli sposi di Cana. Si affiancano ai sanitari per sostenere i
malati di Aids, ma soprattutto il loro familiari, animati dallo stile
inconfondibile di una carità silenziosa.
4. Spirito
Annuncia al mondo la Buona Novella di Gesù, Buon
Samaritano: "và e fà anche tu lo stesso!"
Vive a servizio degli emarginati, per il loro recupero e assistenza
- scruta le urgenze del mondo
- interviene servendo in punta di piedi
- valorizza l'umano che è in ciascuno
- è disponibile all'ascolto e all'accoglienza
- stimola all'impegno sociale
- collabora con chi opera per l'uomo senza alcuna discriminazione
Opera con due gruppi preparati e abilitati ad affrontare le esigenze
emotive, psicologiche e fisiche dei pazienti durante l'assistenza e lenire
le ferite spirituali causate dalla lontananza delle famiglie ed amici. Il
primo a tempo pieno in comunità aperte al dialogo, alla preghiera e alla
condivisione. Il secondo a tempo parziale nel proprio quartiere e paese,
come sostegno sia alle persone affette di Aids che alle loro famiglie,
evitando conflitti di competenza mediante accordi di collaborazione fra
enti pubblici e privati.
5. Modi di presenza
Si presenta come servizio ai fratelli forse malati
più nello spirito che nel corpo, perché riprendano coscienza della loro
personalità e vengano riaccolti con dignità nel contesto sociale e si
realizzino come uomini e cittadini.
Quale il segreto? Quello suggerito recentemente da Giovanni Paolo II:
"essere servitori di Dio". Perché chi rispetta e ama Dio,
rispetta e ama l'uomo e quindi lavora efficacemente per il suo vero bene.
Si propone non un semplice assistenzialismo, ma una solidarietà nel loro
difficile cammino, esente da pregiudizi, perché non si sentano soli, ma
sostenuti da assistenza idonea e amore reciproco.
Intende collaborare, senza compartimenti stagni, con la Caritas e poi con
enti di varie strutture: dalla Asl di zona a gruppi già operanti in loco
esperti nella assistenza agli emarginati. Come? Con tavole rotonde,
dibattiti, colloqui riservati a sieropositivi e loro famiglie, proiezioni
di documentari sulle cause e forme di devianza giovanile, sulla
prevenzione in modo particolare, cioè informando adeguatamente ed
educando alla maturità responsabile per superare i comportamenti a
rischio.
Per un miglior servizio ai siero positivi si avvierà in ogni comunità un
telefono amico che funzioni qualche ora alla settimana per mettersi subito
in contatto ed ascoltare i loro problemi.
Desidera contemporaneamente essere a servizio soprattutto:
- delle famiglie che vivono al loro interno il dramma dell'Aids,
consapevoli della difficile missione a cui sono chiamate
- dei giovani, perché si preparino ad un corretto stile di vita,
aiutandoli ad una autentica cultura dell'amore .
SEDE
OPERA "BUON SAMARITANO"
Via Roma, 14
24030 Sombreno di Paladina (BG)
Tel. 035/545612
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