Le cause fin qui descritte
non spiegano completamente la perdita del valore della vita da parte
di molti. La causa principale di questo dramma, che coinvolge l'uomo
contemporaneo, è l'eclissi del senso di Dio e dell'uomo. La nostra
società è dominata dall'ateismo pratico, dal materialismo, entrato
anche nella cristianità. Chi si lascia contagiare da questa visione
del mondo, nella quale Dio viene estromesso da tutto, entra nel
vortice del male che lo porta sempre più lontano dalla luce della
verità e del bene. Chi nega Dio, nega anche l'uomo. La continua
violazione della legge morale, specialmente per quanto riguarda il
rispetto della vita umana, produce un progressivo oscuramento della
capacità di percepire la presenza di Dio nel mondo e nell'uomo.
L'uomo non coglie più la sua trascendenza che supera ogni cosa, ma
si considera come una parte fisica, puramente materiale del cosmo
nel quale vive. Chiuso in questo mondo, non vede altro e non conosce
nessun fine che giustifichi la sua vita.
Nella visione
materialistica le relazioni tra le persone subiscono un grave
impoverimento. L'altro è apprezzato non per quello che è, ma per
quello che ha, per quello che fa e rende.
La società attuale in gran
parte è simile a quell'umanità che San Paolo descrive nella
Lettera ai Romani. E' fatta di uomini che soffocano la verità
nell'ingiustizia. Avendo rinnegato Dio e credendo di poter costruire
una società senza di lui, dicono cose false perché la loro mente
si è ottenebrata. Pensano di essere sapienti e invece sono stolti;
sono autori di opere degne di morte e non solo continuano a farle,
ma anche approvano chi le fa. Tuttavia i condizionamenti e gli
sforzi per imporre il silenzio non riescono a soffocare la voce del
Signore che risuona nella coscienza di ogni uomo. E' dalla coscienza
che può ripartire un nuovo cammino per la vita.